Caffè con…Chef Elia Russo
Chef Elia Russo
Chef Elia, classe 1987 il suo percorso inizia con lo studio, e diverse esperienze in vari ristoranti e hotel, tra tutti quello che lo ha spinto nella cerchia stretta delle Stelle Michelin, ovvero l’Hotel San Domenico di Taormina presso il Ristorante “Principe Cerami”, percorso fermatosi dopo 8 anni di collaborazione, che lo hanno visto crescere professionalmente e umanamente come da lui stesso spesso confermato. Dal 2014 alla guida delle dodici Fontane di Villa Neri Resort & Spa di Linguaglossa (CT), dove i suoi piatti spesso sono stati definiti da diversi critici enogastronomici “piatti contemporanei del territorio” qui ha iniziato un percorso di ricerca personalizzato sul territorio, ha creato la sua brigata, tra i collaboratori, lo Chef Pasticciere Salvatore Schillaci, mentre in cucina, viene affiancato da Giovanni Torrisi e Salvo Dimauro, che lui definisce la sua seconda famiglia, perché la continua ricerca del giusto equilibrio e la sperimentazione dell’ingrediente segreto ne rubano di tempo e ore.

zafferano in stimmi, zenzero, maionese di ostriche e schiuma di latte di mandorla.
(foto concessa dallo Chef Russo)
Ci racconta dei suoi studenti; sì, studenti perché non tutti sanno che dal 2019 Chef Elia ha iniziato un percorso parallelo al suo lavoro che lo vede come docente in uno dei migliori Istituti Alberghieri alle pendici “da Muntagna”, come qua viene definita l’Etna, il Vulcano attivo più grande d’Europa: tra vallate di pietra lavica, distese di vigneti si trova una piccola cittadina Randazzo. Ne parla con entusiasmo. Ci racconta che trasmettere un’arte lo stimola, e soprattutto gli dà ispirazione stare a contatto con i giovani talentuosi che si avvicinano ad un mestiere non facile pieno di sacrifici e spesso rinunce. Abbiamo incontrato lo “Chef Elia” (prima della chiusura a causa del Covid-19), il nome con cui lo chiamano i suoi studenti dell’Istituto Alberghiero “E. Medi” di Randazzo (CT), in una delle sue giornate di lezione nei grandi corridoi dell’istituto. Lo Chef Elia, come al solito molto riservato, tende sempre a schivare i riflettori, non ama stare al centro dell’attenzione – non a caso fino a qualche settimana fà non aveva neanche un profilo Facebook o Instagram, nessuna pagina professionale, (da poco ne ha aperta una chiamata Chef Elia Russo) e alla domanda del perchè, la sua risposta, forse più che ovvia, è stata: “Sai Giuseppe, amo far parlare i miei piatti, sono i miei clienti che raccontano le mie pietanze”. Durante la nostra chiacchierata ci comunicaa una serie di appuntamenti che lo vedranno partecipe, sia come ospite che come organizzatore.

Morbido di cioccolato fondente 64%, ganache al caramello,
choux in crosta e salsa al Rhum invecchiato.
(Foto concessa dallo Chef Russo)
Concludendo ho chiesto allo Chef Elia quale fosse il suo obiettivo per il 2020 e lui con umiltà e semplicità, risponde di voler continuare a promuovere il la propria terra e i prodotti “Made in Sicily”. L’obiettivo come squadra dopo tanto lavoro, è quello di ricevere la loro prima stella Michelin. Girano voci che sembra sia l’anno giusto per la conquista della sua prima stella.Infatti si vociferava che lo Chef Elia fosse tra i prescelti dalla Rossa, visti i grandi traguardi raggiunti e le varie recensioni che lo vedono nei primi posti di diverse guide tra cui proprio “La Michelin”, dove viene segnalato con il piatto Michelin: buona cucina e quello Rosso di forchetta e Cucchiaio ottimo standard i nostri migliori indirizzi.

Non ci resta Che augurargli il Meglio…un grande in bocca al lupo allo Chef Elia Russo! (Covid-19 permettendo)
A cura di Giuseppe Santoro
Mysocialrecipe Lorenzo Gagliano